| Buonasera....da pochi giorni è partita la GRANDE INCULATA marchiata vodafone!!! Allora dato che il grande numero di persone, che stanno disperatamente a vodafone...per la sua convenienza dei messaggi...wow bello...risparmiamo sui messaggi, e dove ci bastonano? Nella chiamate....io il mio ultimo piano tariffario lo chiamavo PTT = Piano tariffario Truffa!!! Avevo visto un buon piano tariffario...purtroppo...avevo un brutto periodo economico e ho rimandato il cambio piano, oggi tutto contento andavo a cambiare piano....e da pochi giorni.....bam Esistono solo due piani tariffari.....e per nulla convenienti....ho fatto quello senza scatto alla risposta...per risparmiare quel pochino....da qua però inizia la mia battaglia...bisogna cambiare operatore...ora tireranno una mega inculata al intero mondo giovanile...maggiori colpiti per via degli sms.....e polli che ci cascano....
UN CONSIGLIO RAGAZZI APRIAMO GLI OCCHI....
2009-02-16 20:26 ANTITRUST, MULTA DI 500 MILA EURO A TIM E VODAFONE ROMA - Doppia multa per Tim e Vodafone. I due operatori telefonici sono stati sanzionati da Antitrust e Autorità per le tlc per un totale di 558mila euro ciascuna. La 'punizione' si riferisce alla vicenda delle repentine modifiche tariffarie apportate l'estate scorsa, di cui i clienti vennero informati soprattutto tramite sms, e che, secondo Altroconsumo, sono costate tra 49 e 83 euro in più in un anno. La sanzione più pesante, per pratica commerciale scorretta, é quella dell'Autorità garante per la concorrenza e il mercato, che ha inflitto ai due colossi della telefonia mobile una multa da 500mila euro ciascuna, vale a dire il massimo consentito. L'Autorità per le tlc, che si è occupata di altri profili, ha invece deciso una multa di 58mila euro ciascuna. Telecom, che "ritiene di aver agito nel pieno rispetto della normativa vigente", ha già annunciato la volontà di presentare ricorso al Tar del Lazio contro la decisione dell'Antitrust, mentre Vodafone Italia "si riserva di dar seguito a tutte le azioni necessarie per riaffermare la correttezza del proprio comportamento". Ai due organismi regolatori si erano rivolte le associazioni dei consumatori all'indomani della decisione di Vodafone di mandare in soffitta 31 piani tariffari nati tra il 1998 e il 2003, operazione di cui i clienti erano stati informati utilizzando come strumento "primario" di comunicazione un messaggio di testo sul cellulare. Negli stessi giorni anche Tim aveva inviato Sms a oltre 3 milioni di clienti per annunciare una serie di ritocchi tariffari. Le due Autorità si misero subito al lavoro. L'Antitrust aprendo un'istruttoria e l'Autorità per le tlc avviando ispezioni e inviando una diffida a Tim e Vodafone perché cambiassero immediatamente registro: cosa che avvenne, con l'attivazione di una campagna comunicativa giudicata più trasparente, che tuttavia non fermò l'iter del processo sanzionatorio. A distanza di sei mesi, così, sono scattate le multe: l'Antitrust, come ha ricordato il presidente Antonio Catricalà, ha optato per la "massima pena", decisa anche per il "significativo" impatto sull'utenza della pratica contestata. Il garante della concorrenza non ha preso in esame il fondamento o la legittimità della variazione tariffaria, ma la pratica commerciale adottata per comunicarla alla clientela, giudicandola "scorretta". Sia per Tim che per Vodafone, l'Antitrust sottolinea che il contenuto dell'Sms che annunciava l'aumento tariffario "si caratterizza per un contenuto ambiguo ed omissivo circa le informazioni relative alla natura dell'operazione in atto, tale da impedire al cliente interessato di assumere una conseguente decisione consapevole, con particolare riferimento alla possibilità di esercitare un diritto di recesso senza alcuna penale". L'Sms di Tim, in particolare, con la parola 'rimodulazione' unita a quella 'gratis' "risulta idoneo a indurre in errore il consumatore". Per quanto riguarda invece Vodafone, l'Antitrust punta il dito contro la parola 'semplificazione', e anch'essa "risulta idonea a indurre in errore il consumatore". In entrambi i casi l'Antitrust parla anche di "condotta plurioffensiva" in seguito alla quale i consumatori "si sentono traditi", e con l'aggravante che "la sfiducia dei consumatori, quando è generalizzata, rallenta il processo di crescita dei mercati". L'Autorità per le tlc, invece, ha multato Vodafone per erronea pubblicazione sul sito dei piani tariffari; per Tim si tratta invece di carenza informativa sulle modifiche nella comunicazione agli utenti
e infine... Sanzioni per oltre 2,8 milioni complessivi da parte dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni nei confronti degli operatori telefonici. Le sanzioni riguardano Vodafone (1,68 milioni), Telecom Italia (536mila), Opitel (348mila), Bt Italia (120mila) e Eutelia (120mila). L'Agcom in una nota spiega che nell'ambito della sua attività a tutela dei consumatori, ha concluso negli ultimi mesi una serie di procedimenti diretti a verificare la corretta osservanza da parte degli operatori telefonici delle norme in tema di portabilità del numero, servizi non richiesti, indici di qualità.
La multa più salata è quella di Vodafone a causa della «violazione delle norme relative alla mobile number portability». In particolare, spiega l'Agcom, la sanzione è composta da 1,440 milioni «per aver illegittimamente ostacolato le richieste di trasferimento di utenti verso operatori concorrenti» e di 240mila euro «per aver utilizzato in modo improprio i dati dei clienti che avevano chiesto la portabilità del numero verso un altro operatore».
ERA ORA!!!
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